DIOR E L’ARTE
Come Maria Grazia Chiuri ha rivoluzionato il celebre brand di moda con l’Arte
Dopo avervi raccontato del legame con l’Arte di Moncler, Gucci, Louis Vuitton e Prada, ecco che anche Dior partecipa alla rivoluzione dei valori che sta investendo il fashion system, attraverso la contaminazione con l’arte, che sta diventando la conditio sine qua non di ogni sfilata e collezione.
Fin dal suo insediamento nella maison Dior, avvenuto nel settembre 2016, la Creative Director Maria Grazia Chiuri aveva un obiettivo: valorizzare e mettere in luce il grande savoir-faire della casa di moda, iniettando creatività e contemporaneità attraverso i valori dell’arte e della cultura.
Oggi la Chiuri è direttrice creativa di Dior Haute Couture ma la sua carriera inizia molto prima, quando viene assunta come stilista nel 1989 da Fendi e successivamente nel 1999 da Valentino.
Da subito Maria Grazia Chiuri dimostra come la moda sia davvero una materia interdisciplinare, che non può limitarsi al semplice sviluppo di una creatività tecnica senza avere riferimenti culturali. Per la stilista, infatti, è fondamentale avere un background formativo e coltivarlo sempre. In Dior, ad esempio, ha creato un Cultural Office che la supporta per fare ricerche storico artistiche che poi saranno fonte di ispirazione per le sue collezioni.
Da qui l’esigenza di creare un forte legame tra moda e arte, che l’italiana Chiuri sfrutta per dare maggior risalto all’enorme potere evocativo e alla forza attrattiva che da sempre contraddistinguono la maison.
In particolare la sua attenzione è rivolta alle artiste donne. La tematica femminista è infatti molto cara a Maria Grazia Chiuri, che dal suo arrivo in Dior, ha fatto molto parlare di sé per essere la prima donna a dirigere il brand dopo 70 anni.
Il rapporto con l’arte femminile, in particolare quella surrealista, appare evidente nella Haute Couture Primavera Estate 2018, ispirata al periodo in cui Christian Dior aveva una galleria d’arte a Parigi dove conosce, sponsorizza e collabora con l’artista surrealista italiana, Leonor Fini. Altre artiste surrealiste messe in risalto da Maria Grazia Chiuri per Dior sono state Lee Miller, Dora Maar, Leonora Carrington e Jacqueline Lamba .
“Le donne surrealiste sono meno note rispetto agli uomini e spesso le conosciamo come muse piuttosto che come artiste di talento quali erano in realtà. Erano figure molto moderne, anticonformiste per l’epoca in cui vivevano, e il modo in cui esprimevano se stesse attraverso l’abbigliamento è da tempo oggetto di grande interesse per me”.
Non a caso Dior ha sponsorizzato nel 2019 una mostra a Milano dal titolo “Il soggetto Imprevisto – 1978 Arte e Femminismo in Italia”, che ha offerto una riflessione su moda, femminismo, arte, innovazioni e tradizione.
A proposito di arte e tradizione, negli ultimi due anni la Creative Director di Dior, attraverso numerose collaborazioni con artisti contemporanei, ha posto le basi di un nuovo metodo per creare una collezione che intrecci arte, storia ed eleganza.
Pensiamo allo show di Dior a Marrakech per la collezione Cruise 2020: a partire dai Tessuti Wax (l’omonima tecnica artigianale di stampa, composta da molteplici passaggi per imprimere motivi e colori sui tessuti) la Chiuri ha affidato ad artisti e designer di provenienza africana i codici della maison perché ne facessero un’interpretazione personale in chiave Wax: tra questi troviamo anche l’artista Mickalene Thomas.
Recentemente Maria Grazia Chiuri ha incantato il mondo intero con la Cruise 2021, tenutasi in piazza Duomo a Lecce. “Strenght and Dignity”, “Forza e Dignità” si leggeva tra le frasi scritte nelle oltre 30mila lampadine a Led che componevano la straordinaria scenografia luminosa pensata per l’occasione dall’artista Marinella Senatore. Proprio queste, infatti, sono le due caratteristiche principali del popolo salentino, in particolare delle donne, ben descritte dai canti popolari della “pizzica” che facevano da sottofondo alla sfilata.
E’ inoltre di questi giorni la notizia di una nuova collaborazione, in cui Kim Jones ha disegnato la collezione uomo primavera / estate 2021 in all’artista ghanese Amoako Boafo, un ritrattista che usando la sua tecnica del “finger painting”. Jones ha usato i pattern degli abiti delle figure di Boafo traducendoli in veri e propri ricami all’interno dello stile Dior.
Maria Grazia Chiuri è dunque lei stessa un’artista che, attraverso l’arte, il femminismo e la tradizione, sta rivoluzionando la maison Dior con un approccio culturale alla moda capace non solo di farsi strada nel mercato ma anche, e soprattutto, di orientarsi nel mondo.