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Intervista a Laura Viviani, Fine Art Logistic & Luxury Consultant – ProfessioneARTE.it
Cinque domande per conoscere in anteprima i grandi professionisti dell’arte, le quotidiane sfide da affrontare, le scelte che hanno determinato il loro percorso nel sistema e nel mercato dell’arte, i cambiamenti all’insegna del digitale e i consigli per chi desidera intraprendere la stessa carriera in collaborazione con ProfessioneARTE.it.
Esiste tutto un mondo di servizi e di operatori, che lavora affinché le opere d’arte siano tutelate ed esaltate nelle loro caratteristiche artistiche. Tra i professionisti non mancano coloro che sono esperti nella gestione, logistica e movimentazione dell’arte in tutti i suoi aspetti tecnici, ma anche burocratici, tra questi c’è Laura Viviani che da oltre venticinque anni opera in questo settore a livello internazionale.
Il suo percorso è iniziato per caso, ma l’esperienza diretta e la grande passione riposta all’interno di grandi aziende leader di settore, hanno permesso a Laura Viviani di diventare una vera esperta della logistica.
Oggi il suo percorso professionale prosegue al fianco di musei, corporate e collezionisti privati che ricercano una figura altamente professionale alla quale affidarsi completamente, in grado di innovare la gestione delle collezioni anche grazie a nuovi strumenti digitali quali Art Rights.
Laura Viviani Fine Art Logistic & Luxury Consultant è parte dei professionisti dell’Art Concierge di Art Rights.
Laura Viviani è Fine Art Logistic e Luxury Consultant che offre servizi di consulenza dedicata a Enti pubblici e privati, collezionisti, case d’asta e professionisti per la gestione di depositi d’arte, logistica e movimentazione di collezioni, opere, oggetti d’arte e collectibles.
Con un’esperienza ventennale nelle maggiori compagnie leader di settore a livello nazionale e internazionale, opera a contatto e in costante dialogo con i professionisti dei servizi per l’arte, agenti doganali e funzionari ministeriali.
Ha lavorato con i principali specialisti della logistica e del trasporto dedicato all’arte, tra cui Borghi International Spa e per la società Arteria Srl, di cui è stata Operational Manager oltre a Estimate e Storage Manager.
Nel corso della sua carriera prende parte ai maggiori eventi di settore nazionali ed internazionali quali meeting di aggiornamento, tra i più importanti ICEFAT e ARTIM, organizzazioni mondiali di logistica per l’arte.
Inoltre ha partecipato nella gestione e organizzazione logistica di fiere d’arte quali Art Basel, MIART e Frieze, oltre alla supervisione di allestimenti di esposizioni in ambito museale e riallestimento di collezioni permanenti all’interno di prestigiose istituzioni quali Museo del Novecento di Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Museo Bagatti Valsecchi.
In occasione della nascita della “Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte” si occupa della supervisione e gestione della movimentazione della raccolta d’arte in depositi specializzati.
E’ consulente per il fine art e beni di lusso a supporto di Corporate e privati.
1.Com’è iniziato il suo percorso nel mondo dell’arte?
Direi per caso e capacità personali. L’azienda multinazionale per cui lavoravo in ambito logistico aveva un settore di eccellenza: la logistica dell’arte.
Serviva una persona giovane, multitasking, che parlasse bene almeno l’inglese e avesse quella giusta dose di ambizione. Questa esperienza, unitamente a una grande disponibilità personale, ha aperto le strade giuste per la mia carriera professionale.
2.Come descriverebbe la sua professione oggi?
Ritengo che la figura del Logistic Consultant (così tanto presente all’Estero quanto pressoché sconosciuta in Italia) sia unica, altamente specializzata e per questo fondamentale per tutte le realtà che devono muovere l’arte e in particolare per i collezionisti privati.
Non ci si può esimere dal conoscere e rispettare i meccanismi e le regole che movimentano l’arte, se non con il rischio di commettere grossi errori di valutazioni tecniche, insieme alle disattenzioni documentali che si ripercuotono sul valore e il mercato dell’opera.
Personalmente la cosa che mi dà più soddisfazione è sapere che i miei clienti si fidano di me a tal punto da delegare completamente gli aspetti tecnici legati alla collezione, mentre loro ne godono la bellezza.
3. Come è cambiata nel tempo la sua professione?
Trent’anni fa la disponibilità economica dei pochi collezionisti era più ampia, mentre il settore della logistica era composto solamente da due/tre aziende di riferimento.
Ora gli operatori sono più che triplicati e i sempre più crescenti collezionisti sono più consapevoli ed esigenti. Sono informati, ma hanno ancor più bisogno di essere guidati nella scelta più idonea alle loro esigenze personali per non parlare delle necessità di districarsi tra contratti di prestito per mostre, regole doganali e ministeriali sulle quali occorre avere un aggiornamento costante, impossibile anche per il collezionista più attento.
4. Che impatto sta avendo il digitale nel suo settore?
L’avvento del digitale ha reso la comunicazione rapida, estemporanea, diretta, trasparente.
Penso in particolare alla gestione dei depositi e delle collezioni che è diventata, per mezzo dei portali certificati e sicuri, interattiva fra le parti coinvolte.
Ma anche alle procedure ministeriali online, che sono state pensate per snellire le pratiche ed alleggerirle dalla carta e per ultimo fondamentale il rapporto con il modo estero che ha annientato i fusi orari.
5. Cosa consiglierebbe a un giovane che vuole intraprendere la sua professione?
Il primo consiglio è di non avere fretta, di essere curiosi ed ambiziosi. E’ un lavoro che non si impara sui banchi di scuola, ma si apprende solo con l’esperienza ed il costante continuo aggiornamento
Laura Viviani è parte della community di professionisti dell’Art Concierge di Art Rights
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