Made you look: su Netflix un documentario sulle opere d’arte false della galleria Knoedler
Rothko, Pollock, Motherwell e non solo: la celebre galleria newyorkese ha venduto opere false per oltre 80 milioni di dollari. Scopriamo questa incredibile storia
La Knoedler era una delle più antiche e prestigiose gallerie d’arte del mondo, con una storia iniziata addirittura nel 1846, e trattava sia opere di artisti Old Master che Contemporanei.
Il documentario intitolato “Made you look: A true story about fake Art”, diretto dal regista canadese Barry Arvich, da ieri disponibile anche su Netflix, ripercorre le vicende della compravendita di opere false che si sono protratte dal 1994 fino al 2011, anno in cui la galleria ha dovuto chiudere i battenti.
Nel 1994, infatti, Ann Freedman, allora direttrice della Knoedler, era stata contattata dalla misteriosa Galfira Rosales, la quale sosteneva di agire come intermediaria di un collezionista anonimo che avrebbe posseduto oltre 40 opere attribuite ad esponenti dell’Espressionismo Astratto americano.
Le opere in questione erano totalmente sprovviste di certificato di autenticità e di documentazione, ma la tecnica e la maniera in cui erano realizzate hanno convinto non solo la Freedman, ma tutta una serie di esperti, critici e storici rinomati nel mondo dell’arte, che hanno confermato l’autenticità delle opere d’arte.
Questo ha portato collezionisti, musei e istituzioni ad acquisire le opere false attribuite a maestri come Pollock, Rothko, Motherwell e tanti altri, per un totale di oltre 80 milioni di dollari.
Negli anni, diverse analisi di laboratorio, specialmente quelle portate avanti dalla International Foundation for Art Research (IFAR) e dalla Dedalus Foundation, hanno evidenziato una totale discrepanza tra i materiali utilizzati nei dipinti falsificati e quelli autentici, causando tutta una serie di denunce che hanno portato la Knoedler a chiudere nel 2011.
Galfira Rosales ha successivamente dichiarato che tutte le opere erano state realizzate da Pei-Shen Qian, un immigrato cinese che viveva nel Queens, a New York.
Arvich nel documentario, intervista quasi tutti i personaggi coinvolti nello scandalo, ma chiede anche un’opinione ad esperti “esterni”, i quali pongono l’accento sull’importanza del Certificato di Autenticità e di tutta la documentazione relativa alla Provenance nello stabilire l’effettiva paternità dell’opera d’arte.
Oggi infatti tutte queste informazioni si dimenticano, a volte si perdono, addirittura si omettono, rendendo complessa la procedura di autentica, attribuzione e valutazione delle opere d’arte, incidendo sul mercato dei falsi e sul valore culturale ed economico delle stesse.
Per questo nasce Art Rights, piattaforma digitale che sta innovando, digitalizzando e automatizzando il processo di autentica delle opere d’arte tipico degli Archivi d’Artista, offrendo questa opportunità anche ad Artisti, Gallerie, Curatori, Musei e Professionisti a favore dell’autenticità e tracciamento dello storico.
Photo Credits: Poster ufficiale del Documentario “Made you look: A true story about fake Art”