LE DONNE DELLE OPERE D’ARTE
“Le Muse Nascoste”, il libro di Lauretta Colonnelli, edito da Giunti Editore, racconta sedici storie di donne che hanno cambiato la storia dell’Arte.
In una società in cui la discriminazione di genere è un problema reale, anche il mondo dell’arte non fa eccezione.
Sebbene aumentino le iniziative dedicate alle artiste donne, si pensi alla FAC, The Feminist Art Coalition, in cui più di 70 istituzioni si sono unite per promuovere l’uguaglianza di genere nell’arte, la disparità non sembra diminuire né sulla quotazione delle opere (tra il 16-30% in meno) né sulla presenza di artiste donne nei musei e rappresentate dalle gallerie.
Secondo i dati presentati nel The Art Market 2020 – An Art Basel and UBS Report le artiste rappresentano il 44% degli artisti esposti nelle gallerie, mentre nel mercato secondario, solo il 6% del fatturato totale proviene dalle opere di artiste donne e la percentuale delle opere che superano i 10 milioni di dollari si aggira intorno al 5%.
La lotta delle donne in difesa dei loro diritti nel mondo dell’arte ha origini antiche e non si limita alla questione di mercato ma riguarda anche la storia delle opere d’arte, le stesse che hanno reso artisti di ogni tempo tra i più quotati, apprezzati e famosi nella storia dell’arte.
Pensiamo ad opere come la Venere di Botticelli, la Madonna col Bambino del Lippi, la donna del bar del mitico Hopper…
Quei volti di donna sono ormai scolpiti nel nostro immaginario quotidiano ma l’unico nome che si conosce è quello del pittore che le ha immortalate sulla sua tela.
Chi sono le donne che hanno fatto la fortuna di artisti come Hopper, Cézanne e Millais?
Ha dato una risposta a questa domanda la giornalista Lauretta Colonnelli nel suo libro Le Muse nascoste, che tratta delle protagoniste dimenticate di grandi opere d’arte, raccontando le storie dei personaggi femminili celati nelle tele di grandi quadri famosi.
Un’antologia di sedici vite di donne che sono state mogli o figlie come Marguerite Matisse, figlia del maestro del Fauvisme, oppure amanti, modelle o donne di potere.
Non mancano anche artiste stesse come Josephine Verstille Nivison, promettente pittrice nonché moglie e modella di Edward Hopper. Oppure la fidanzata di Kandinskji, Gabriele Münter, anche lei una pittrice talentuosa.
Altre sono figure femminili misteriose, seppur famosissime, come la Nana del Mantegna, o la donna barbuta di Jusepe de Ribera.
Oggi, grazie al libro di Lauretta Colonnelli, queste donne hanno ritrovato il proprio nome e si sono finalmente incarnate in personaggi storicamente esistiti.
Come sostiene la stessa autrice: “Per secoli erano rimaste sconosciute, perse nella moltitudine infinita degli anonimi che Michel Foucault etichettò hommes infâmes, non perché senza morale, ma perché privi di fama, di voce, di racconto di sé”.
Photo Credits: Henri Matisse, Ritratto di Marguerite, 1906-1907, Olio su tela