Il re dei Porti Franchi: Yves Bouvier

    Il re dei Porti Franchi: Yves Bouvier

    Esiste un posto, senza tasse e lontano da occhi indiscreti, dove viene custodita la collezione d’arte più grande al mondo. 

    Si tratta del porto franco di Ginevra, un luogo di 150mila metri quadrati, che custodisce opere d’arte, diamanti e reperti archeologici per un valore superiore a 100 miliardi di franchi svizzeri

    Questo, come tanti altri porti franchi nel mondo, deve il suo successo al mercante d’arte svizzero e magnate dei porti franchi Yves Bouvier, CEO della Natural Le Coultre, la più importante società mondiale specializzata nella logistica e l’immagazzinamento di opere d’arte.

    COSA SONO I PORTI FRANCHI

    I porti franchi sono magazzini extraterritoriali esentasse in cui è possibile stoccare beni di provenienza estera senza un limite di tempo, in massima sicurezza e con una serie di servizi quali il controllo della temperatura e dell’umidità, il restauro, la certificazione di autenticità e la valutazione. Da sempre i porti franchi sono considerati una grande occasione per chi dell’arte vuole fare investimenti e speculazioni.

    IL FENOMENO YVES BOUVIER

    Yves Bouvier è uno dei maggiori protagonisti nel mercato dell’arte.

    La sua scalata inizia nel 1995 quando diventa vice-direttore della Natural La Coultre, la società di famiglia specializzata nel trasporto, stoccaggio, restauro e conservazione di opere d’arte e beni di lusso. 

    Sotto il controllo di Bouvier, la Natural Le Coultre ha posseduto il 5% del porto franco di Ginevra fino al 2017 e ha reinventato ed esportato in tutto il mondo il modello di freeport, rendendolo attrattivo per il mercato dei beni di lusso.

    Nel 2010 Bouvier ha creato un nuovo freeport a Singapore, seguito nel 2014 da uno in Lussemburgo. Poi è stata la volta di Shanghai, in Cina.

    I magazzini sono stati trasformati in lussuosi showroom, sorvegliati 24 ore su 24, con temperatura e umidità costantemente controllate per preservare le opere d’arte. Al loro interno ci sono anche studi di restauro dotati di tecnologie modernissime, salottini per esporre i capolavori o organizzare aste.

    Tuttavia per combattere i casi di riciclaggio e di evasione la Svizzera, così come l’intera Unione Europea, dal 2018 ha attuato specifiche direttive per garantire la tracciabilità e provenienza dei beni. 

    Una delle soluzioni proposte è la stesura di un inventario completo di tutti i beni depositati.

    Tra gli strumenti tecnologici all’avanguardia, utili per creare un Archivio d’Arte digitale sempre aggiornato e completo a supporto dei Professionisti dell’Arte e delle grandi aziende c’è Art Rights, la prima piattaforma per la gestione e certificazione delle opere d’arte tramite tecnologia Blockchain.

    Photo Credits: Illustration by Ben Wiseman

    E tu, conoscevi la storia di Yves Bouvier?

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