Le artiste donne alla Galleria Nazionale di Roma: progetto digitale Women Up
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma indaga sulle donne nell’arte con il progetto digitale Women Up insieme a Google Arts & Culture
Sotto la direzione di Cristiana Collu, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma è impegnata in un percorso di valorizzazione dell’arte delle donne.
Nel 2020 è stata condotta una ricerca sulle artiste della Galleria Nazionale di Roma attraverso un’analisi delle collezioni, delle acquisizioni e delle mostre temporanee: 251 sono le artiste in collezione, il 10% del totale, con 517 opere e 26 paesi di provenienza.
Fino al 2014 si acquistavano solo tre opere di artiste donne ogni anno. Dal 2015, anno dell’arrivo della Collu, a oggi sono diventate 16 ogni anno. Il 20% è entrato in collezione e nel 2019 le opere di artiste sono diventate il 30% del totale delle acquisizioni.
Dal 2016 ad oggi, una mostra personale su 4 è dedicata a una donna e nelle collettive la presenza femminile media è del 25%.
Le artiste vengono valorizzate dalla Galleria Nazionale di Roma non solo attraverso le mostre temporanee e le opere in collezione, ma anche grazie a progetti speciali volti ad indagare l’universo femminile nell’arte.
A luglio 2020, la Galleria Nazionale ha lanciato “Women up”, un programma ricco e articolato che mette insieme sguardi, linguaggi e voci diverse per sottolineare il ruolo centrale del contributo femminista nella definizione del sistema dell’arte.
“Con Women Up alziamo il volume delle voci”, è lo slogan dell’iniziativa, i cui contenuti sono fruibili anche online, grazie alla partnership del museo con la piattaforma Google Arts & Culture.
Dopo un ingente lavoro di digitalizzazione di opere, talk, testi, approfondimenti, la Galleria Nazionale di Roma e Google Arts & Culture hanno portato online un programma che si compone di 139 storie e oltre 16.000 immagini e video.
Sulla piattaforma è possibile ascoltare le parole di esperte e critiche d’arte che guidano gli utenti alla scoperta di oltre settanta artiste, protagoniste con le loro opere della lotta per la parità di genere e per i diritti delle donne.
Gli utenti possono ascoltare oltre 20 audio-storie, che raccontano, tra le altre le artiste Anna Maria Maiolino, Tomaso Binga alter ego di Bianca Pucciarelli e Dorothea Tanning. È possibile scoprire l’arte di Dora Maar, fotografa e pittrice, di Meret Oppenheim, pioniera del Surrealismo, di Vanessa Beecroft con i suoi tableaux vivants.
Una selezione della collezione del museo è stata digitalizzata in altissima risoluzione, ed è possibile osservare le opere nei loro minimi dettagli, da “Südlicher garten” di Meret Oppenheim ad “Apollo e Dafne” di Ketty La Rocca.
Ma non è finita qui!
Undici tra le protagoniste della mostra “I say I – Io dico Io” , la collettiva di oltre 40 artiste italiane di generazioni diverse ospitata negli spazi della Galleria Nazionale da marzo 2021 , hanno raccontato il loro lavoro, condividendo anche una riflessione sul significato dell’affermazione di Carla Lonzi da cui deriva il titolo della mostra.
Proprio all’Archivio Carla Lonzi è dedicata un’intera sezione del progetto digitale: su Google Arts & Culture è possibile accedere ad oltre 16.000 documenti digitalizzati provenienti dall’archivio della celebre critica d’arte, scrittrice, teorica femminista.
Photo Credits: Elsa Martinelli – Giosetta Fioroni 1966