Chi è Beeple
Dopo il record da Christie’s, Beeple è il pioniere del nuovo mercato dell’arte digitale
Mentre il mondo è in preda alla ‘Beeple Mania’, Mike Winkelmann guadagna milioni vendendo pixel.
Beeple è il nome d’arte di Mike Winkelmann, crypto artista di trentanove anni, vive a Charleston (South Carolina) padre di due figli e marito di un’insegnante.
Realizza arte digitale: pixel su schermi che raffigurano immagini bizzarre, esilaranti, inquietanti e talvolta grottesche. Mette insieme cultura pop, tecnologia e scenari post-apocalittici con continui riferimenti politici e all’attualità.
Fin qui tutto normale, a parte il fatto che Beeple è l’artista che ha dato il via ad una rivoluzione artistica digitale da milioni di dollari.
Le sue opere sono grafiche realizzate interamente al computer, 100% virtuali ma non riproducibili e non modificabili. Ciò che rende queste creazioni uniche sono gli NFT (non-fungible token), un sistema criptato con tanto di firma dell’artista.
Ora che il problema dell’unicità delle opere digitali è stato risolto con la Blockchain Beeple ha aperto le danze.
L′11 marzo, da Christie’s è stata venduto all’asta “Everydays-The First 5000 Days”, un collage digitale di Beeple con circa 5000 immagini per oltre 69 milioni di dollari, infrangendo il record assoluto mondiale per la Crypto Art.
Con questa vendita Beeple supera il suo record personale di 6,6 milioni di dollari per singola opera e raggiunge gli oltre 99 milioni di dollari di vendite totali in Crypto Art.
Così l’opera di Beeple si qualifica terza tra quelle di autori ancora vivi, dopo le cifre spese per lavori di Jeff Koons (91 milioni) e David Hockney (90 milioni).
Su Instagram Beeple ha 1,9 milioni di follower e collabora con noti brand tra cui Apple, Space X, Nike, Coca Cola, Samsung.
Le sue opere sono state mostrate in due spettacoli del primo tempo del Super Bowl nel 2019 e nei concerti di star mondiali come Justin Bieber, One Direction, Katy Perry, Nicki Minaj ed Eminem.
Tuttavia non è rappresentato da nessuna galleria né è inserito nel sistema dell’arte tradizionale, ad eccezion fatta del primo passo mosso con la casa d’aste Christie’s.
Noah Davis, specialista di Arte Post War e Contemporanea di Christie’s, lo definisce un “un pioniere sfacciato tra gli artisti digitali” e aggiunge: “Non diversamente dall’avvento della Street Art come categoria collezionistica blue chip, l’arte basata sulla NFT è sulla soglia di diventare la prossima forza ingegnosamente dirompente nel mercato dell’arte”.
Il mercato degli NFT, infatti, nato intorno al 2017 è decollato di recente tra la fine del 2020 e gli ultimi mesi del 2021, che hanno visto un’altra opera di Beeple, una gif di 10 secondi di un Donald Trump gigante riverso a terra, essere rivenduta per 6,6 milioni di dollari.
Che Christie’s ci abbia visto lungo?