QUANDO A COLLEZIONARE E’ L’IMPRESA
Il termine Corporate Art racchiude qualsiasi proprietà artistica all’interno di una collezione gestita da un’azienda.
Oggi possiamo contare migliaia di collezioni corporate legate a diversi settori aziendali, anche quelli che sembrano più distanti da un contesto artistico.
Tra le Corporate Art Collections a livello internazionale troviamo la UBS Art Collection con oltre 35mila opere, o la JPMorgan Chase Art Collection avviata nel 1959 da David Rockefeller e ancora la Deutsche Bank Collection che racchiude più di 5mila artisti.
In Italia è stata la ricerca presentata nel 2016 dall’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con AXA Art e Intesa San Paolo, a portare alla luce la varietà del panorama che contraddistingue il fenomeno: per esempio, tra le 455 imprese italiane intervistate, le fondazioni si attestano come le più coinvolte dal collezionismo aziendale, seguite da banche e assicurazioni e, soprattutto, manifattura.
Questi dati vengono confermati anche dall’International Directory of Corporate Art Collections di Shirley Reiff Howarth, censimento annuale del collezionismo aziendale: credito/finanza e industria sono le più attente all’arte.
Secondo i diversi studi pubblicati, le motivazioni che spingono un’azienda a decidere di introdurre opere d’arte all’interno dei propri spazi, non si fermano al solo investimento e si possono racchiudere in tre gruppi:
- La necessità di guadagnare legittimità verso gli stakeholder
- Il bisogno di comunicare con la società e gli stakeholder stessi
- La volontà di creare una strategia apposita per uno specifico business
Sebbene molte collezioni siano nate per un interesse diretto per l’arte da parte del massimo dirigente, questo non è l’unico elemento in grado di far nascere e crescere un progetto ambizioso come una raccolta d’arte.
Le Corporate Art Collections sono un veicolo di comunicazione del business: un brand può utilizzare l’opera d’arte come mezzo per esprimere la propria identità e i propri valori, sia alla società che ai clienti, così come ai propri dipendenti.
Inoltre, lo stile delle opere e la loro epoca storica possono essere metafore del proprio business: si parla di corporate symbolism, una prima impressione che i potenziali clienti ricordano accanto alla carta dei servizi dell’impresa.
La capacità dirompente dell’arte di essere un mezzo di espressione così trasversale, ha fatto sì che molte imprese scegliessero di utilizzarla anche all’interno delle proprie strategie di Corporate Social Responsability…ma sono ancora moltissime le sue potenzialità nel contesto aziendale!