Opere d’arte perse e ora ritrovate: ecco le migliori!
Scopriamo i capolavori spariti nel nulla e ricomparsi dopo decenni!
Gli appassionati d’arte sanno che spesso certi tesori si nascondono in luoghi dove nessuno si aspetterebbe di trovarli!
Tra le soffitte di vecchi palazzi o sui banchetti dei mercatini delle pulci, spesso ricompaiono opere d’arte o beni scomparsi da tempo che, venduti prima a prezzi irrisori, si rivelano poi essere pezzi di grandissimo valore!
Ecco i migliori capolavori della storia dell’arte persi e poi ritrovati!
Gustav Klimt, “Ritratto di signora” (1916-17)
Scomparso nel 1997, il ritrovamento nel 2019, dopo 23 anni, di questo ritratto femminile di Klimt ha dell’incredibile: è stato infatti scoperto accidentalmente da due giardinieri mentre pulivano un muro della stessa galleria da cui era stato rubato anni prima, la Ricci Oddi di Piacenza.
Una tela che è un vero e proprio tesoro: la versione definitiva dell’opera è infatti frutto di un ripensamento dato che sotto la figura attuale era raffigurata un’altra ragazza probabilmente nascosta in seguito dall’artista per dimenticare il dolore della sua morte.
Giovanni Battista Tiepolo, “Ritratto di donna come Flora”, (1760 ca.)
Nascosto appena dopo la realizzazione nella soffitta di un castello francese perché ritenuto troppo sensuale, questo dipinto, forse commissionato al grande artista del Settecento veneziano dall’Imperatrice Elisabetta di Russia, è ricomparso nel 2008 dopo 250 lunghi anni! Venduto da Christie’s prima per £2.8 milioni e da Sotheby’s poi nel 2017 per $3.1 milioni, l’opera è una vera e propria rarità perché è tra le pochissime sopravvissute di Tiepolo che raffigurano nobildonne dell’epoca nelle vesti di dee dell’antichità.
Rembrandt Van Rijn, “Paziente incosciente (Allegoria dell’odore)”, (ca. 1624-25)
Ritrovata nel 2015 dopo averne perso le tracce, quest’opera giovanile di Rembrandt era stata inizialmente classificata come “notevolmente irrilevante, un ritratto scuro e scolorito di tre persone, una delle quali svenuta”. Dopo numerosi studi e passaggi all’asta, tra i quali quello sorprendete della casa d’aste Nye and Company che da una stima iniziale di $250 l’aveva venduto a $870.000, è stato scoperto che il quadro faceva parte di una serie dedicata ai 5 sensi dal grande pittore olandese e che uno strato di vernice gialla e successivi rimaneggiamenti lo avevano reso quasi irriconoscibile.
Vincent van Gogh, “Tramonto a Montmajour”, (1888)
Acquistata nel 1908 e poi subito nascosta in una soffitta in Norvegia perché ritenuta falsa, quest’opera ha avuto una vicenda tumultuosa proprio come quella del suo autore. Sconosciuta fino al 1970, anno del suo ritrovamento, nel 1991 il Van Gogh Museum di Amsterdam si rifiutò di autenticarla, credendola, ancora una volta, non dipinta dal maestro olandese. Dopo vari studi l’attribuzione è stata confermata e nel 2013 lo stesso Van Gogh Museum ha presentato al mondo il dipinto definendolo come appartenente al periodo francese, il più felice della produzione dell’artista.
Caravaggio (Attribuzione), “Giuditta e Oloferne” (ca. 1607)
Se l’attribuzione a Caravaggio di questo quadro venisse confermata allora avremmo di fronte un grandissimo capolavoro. Ritrovata nel 2014 da un banditore d’asta francese dopo secoli di sparizione “appoggiata a un muro in una soffitta buia, ingombra e con perdite”, l’opera “polverosa e macchiata d’acqua” sarebbe scampata ad una serie di furti e ora si troverebbe in mano ad un collezionista del quale non è mai stata rivelata l’identità. Un ritrovamento davvero eccezionale, ma come sempre avvolto nel mistero quando si tratta del grande maestro lombardo!
Photo Credits: “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt courtesy of Galleria Ricci Oddi