Chi sono gli artisti più influenti del momento?
Nonostante l’arte contemporanea sia avvertita ancora distante dal grande pubblico, ci sono nomi che riscuotono successo, creano dibattiti e con le loro opere raggiungono cifre record in asta.
Ecco chi sono gli artisti più celebri del momento.
[signinlocker id=3442]
OLAFUR ELIASSON
Classe 1967. Vive e lavora a Copenaghen e Berlino.
«Dispositivi per l’esperienza della realtà» così Olafur Eliasson definisce le proprie opere, concepite per produrre maggiore consapevolezza sul modo in cui interagiamo e interpretiamo il mondo. Le sue opere sono il risultato di rigorosi studi scientifici, supportati da una costante ricerca dedicata a scandagliare l’universo delle sensazioni umane e ad indagare le urgenze del nostro presente, come la sostenibilità e il cambiamento climatico. La ricerca artistica di Olafur Eliasson spazia tra scultura, pittura, fotografia, film e installazioni, coinvolgendo anche la più ampia sfera pubblica attraverso progetti di architettura, interventi nello spazio civico, educazione artistica. In occasione della prossima Art Week milanese, Fondazione Trussardi presenterà The collectivity project, l’ultima installazione partecipativa curata da Massimiliano Gioni.
TOMÀS SARACENO
Classe 1973. Vive e lavora a Berlino
Tomàs Saraceno è uno degli artisti contemporanei più visionari, la cui ricerca unisce arte, scienze naturali e sociali. Quella di Saraceno è un’arte fortemente poliedrica, creativa e incentrata sul presente. L’artista realizza installazioni aeree ed interattive, che raffigurano mondi paralleli e utopici, in cui natura e società si armonizzano e si rispettano reciprocamente. Le sue opere sottolineano quanto l’uomo sia parte di un’ecosistema che necessita di attenzione, cura e salvaguardia maggiore da parte nostra. Fino a luglio 2020 Palazzo Strozzi presenterà “Tomás Saraceno. Aria”, una grande mostra dedicata all’artista, a cura di Arturo Galansino.
KAWS
Classe 1974. Vive e lavora a New York.
Brian Donnelly conosciuto come Kaws è uno degli artisti e designer più richiesti e quotati del momento. Dopo i graffiti e le illustrazioni, Kaws si è avvicinato alla scultura, plasmando figure diventate icone della pop culture. BFF e Companion sono diventati veri simboli della generazione Z, tanto da attirare l’attenzione di numerosi brand di moda (come Uniqlo, Nike, Supreme, Vans…), con cui Kaws vanta prestigiose collaborazioni. Tra il luglio del 2016 e il giugno del 2017, Kaws è stato uno degli artisti che ha venduto di più – si parla di oltre 6 milioni di dollari di fatturato. Come ha dichiarato a Esquire UK Alex Branczik, il Senior Director di Sotheby’s: “Kaws si posiziona perfettamente tra l’arte di alto livello, la cultura street e il mercato di massa”. Forse è per questo che piace proprio a tutti.
NAN GOLDIN
Classe 1953. Vive e lavora a New York.
Nan Goldin è una delle fotografe più celebri del sistema dell’arte. Diventata famosa negli anni ’80 grazie alle fotografie intimistiche raffiguranti se stessa e i suoi amici, con le sue opere Nan Goldin è stata in grado di cogliere la parte trasgressiva e nascosta della quotidianità con un approccio introspettivo ed emozionale. Le fotografie della Goldin, indagando la dimensione privata dell’essere umano, possono essere considerate come anticipatrici dell’era dei social media e in particolare proprio di Instagram, canale dove la fotografa spopola dalla sua celebre iscrizione nel dicembre 2017.
MICHAEL RAKOWITZ
Classe 1973. Vive e lavora a Chicago.
Da poco si è conclusa presso il Castello di Rivoli la prima retrospettiva europea dedicata a Michael Rakowitz , l’artista iracheno-americano vincitore del prestigioso premio Nasher 2020. Michael Rakowitz crea sculture, disegni, installazioni, video, nonché progetti collaborativi e performativi. In oltre vent’anni di carriera Rakowitz ha realizzato opere ispirate all’architettura, all’archeologia, alla cucina e alla geopolitica dall’antichità a oggi. Particolarmente sensibile alle sofferenze umane, Michael Rakowitz narra le grandi trasformazioni storiche, causate da guerre e altri traumi, denunciando le contraddizioni della globalizzazione. Artista poliedrico, votato a rendere visibile l’invisibile, Rakowitz fonda la sua pratica artistica sul rapporto tra Arte e Storia, denunciandone le contraddizioni, parallelismi e punti di incontro.
YAYOI KUSAMA
Classe 1929, vive e lavora a Tokyo.
Yayoi Kusama è sicuramente una delle artiste più celebrate e amate del pianeta. Nonostante gli ottant’anni di carriera, l’artista giapponese non sembra voler andare in pensione. La sua arte psichedelica e camaleontica continua ad affascinare tutto il mondo, sia per la forza espressiva, sia per la storia che la legittima. Fin dall’infanzia, infatti, Yayoi Kusama è afflitta da una malattia neuropsichiatrica che la porta a isolarsi dal mondo che la circonda per ripetere lo stesso gesto infinite volte. In tal senso, Kusama ha sviluppato, attraverso la sua arte, un’indagine sul punto, o pois, che lei stessa definisce “una via per l’infinito”. Il punto diventa, dunque, il suo marchio di fabbrica, riproposto sui dipinti, sculture e perfino nelle sue camere delle meraviglie, le Infinity Mirrored Room, recentemente presentate da David Zwirner a New York.
JEFF KOONS
Classe 1955, vive e lavora a New York.
Jeff Koons esemplifica perfettamente il modello dell’artista superstar conteso dai collezionisti e noto al grande pubblico, grazie alle sue creazioni dallo stile neo pop che combinano forme originali e colori accesi. Il vocabolario visivo di Jeff Koons è tratto dal mondo della pubblicità e dell’industria; egli imposta il suo lavoro su temi quali il consumismo, la sessualità, il kitsch e l’infanzia. Con i suoi lavori Jeff Koons sembra annullare il divario tra cultura alta e quella popolare: per questo che Koons è considerato uno dei personaggi di rilievo dell’arte del XXI secolo.
DAMIEN HIRST
Classe 1965, vive e lavora a Londra.
Damien Hirst è l’artista contemporaneo che nel bene o nel male tutti conoscono. Dagli anni ’90 Damien Hirst è il vero bad boy dell’arte contemporanea, dissacrante e provocatorio attraverso le sue opere. L’orrore, lo shock fisico e la spettacolarizzazione dei corpi animali: le opere di Hirst esaminano il senso dell’esistenza e le modalità attraverso cui gli uomini cercano di esorcizzare la paura della morte. Damien Hirst è l’artista che gioca da solo: celebre è l’episodio del 2008 quando Hirst ha presentato in asta da Sotheby’s quasi 300 opere, portandosi a casa un risultato di vendita pari a 111 milioni di sterline (più oltre 2 milioni di sterline date in beneficenza), escludendo il suo storico mercante Jay Jopling e la galleria Gagosian.
MAURIZIO CATTELAN
Classe 1960, vive e lavora tra Milano e New York
Irriverente e provocatore, Maurizio Cattelan è sicuramente l’artista italiano di oggi più famoso al mondo. Le sue opere, che prendono forma da oggetti e persone del mondo reale, costituiscono il frutto di una operazione dissacrante nei confronti di arte e istituzioni. Pazzo, geniale, ridicolo: da oltre trent’anni Cattelan continua a far parlare di sé. Da ultimo come dimenticare la celebre “Banana di Cattelan”, appiccicata con lo scotch su una parete dell’Art Basel di Miami e venduta a 120mila dollari. Oppure il furto di “America”, un wc rivestito in oro da 18 carati, rubato dal Blenheim Palace a Woodstock nell’Oxfordshire. Nonostante abbia annunciato il suo ritiro e decretato la sua morte, con tanto di lapide, oggi Cattelan è più vivo che mai.
[/signinlocker]