Gli NFT di Helena Sarin: l’arte eleva la vita
Helena Sarin è una dei 50 artisti presenti in “CRYPTO ART – Begins”, il primo libro NFT che racconta la storia e l’evoluzione della Crypto Arte
“CRYPTO ART – Begins” racconta gli entusiasmanti inizi ed evoluzione della Crypto Arte attraverso la storia e il lavoro di 50 tra i migliori artisti nel mondo che hanno contribuito alla sua nascita e sono ancora parte attiva del presente e futuro della sua rivoluzione con i loro progetti NFT.
CRYPTO ART – Begins presenta Helena Sarin
Nata a Mosca, Helena Sarin è una visual artist che lavora con le potenzialità generative dell’intelligenza artificiale.
Frutto di un perpetuo connubio tra analogico e digitale, reale e virtuale, le sue opere sono immagini senza tempo che portano nell’universo Crypto l’umanità della tradizione artistica storica.
CHI È HELENA SARIN?
Helena Sarin è abituata a lavorare con tecnologie estremamente avanzate. Come ingegnere software ha lavorato ai Bell Labs per sviluppare programmi di visione computerizzata attraverso l’uso del deep learning.
La passione per l’arte è sempre andata di pari passo con la sua carriera nella tecnologia, ma Sarin ha continuato per molto tempo a lavorare solo in analogico.
Tutto è cambiato con la scoperta dei Generative Adversarial Networks (GANs) che le hanno permesso di sperimentare con le infinite variabili di risultato derivanti dall’utilizzo di diversi set di dati e nuovi modelli algoritmici.
Helena Sarin è unanimemente riconosciuta nel settore della Crypto Art come una degli artisti che ha contribuito maggiormente allo sviluppo dell’arte generativa con intelligenza artificiale.
LA SUA ARTE
Nonostante il suo amore per la tecnologia, Helena Sarin è consapevole che non basta il mezzo digitale per rendere un’opera di valore. Il pensiero e la volontà dell’artista restano l’elemento chiave.
Per questo motivo il suo modello di AI è allenato sulla base delle stesse opere dell’artista, così che nessuno possa replicare il suo gusto e gesto.
Il risultato sono lavori in cui si ritrova spesso l’elemento del collage e che ricordano la prima produzione cubista.
Il tratto nero ritorna come elemento grafico, assieme all’uso del lettering e di texture bidimensionali.
Gli NFT di Sarin stupiscono per il calore e la delicatezza visiva che risultano estremamente umani, lontano dall’estetica digitale.
“House that Nakashima Built: The Tea Ceremony” (2020), come altre sue opere, ha uno stile che ricorda la pittura giapponese, lo suggerisce il titolo stesso.
Anche qui ritroviamo una forte traccia di umanità e infatti, l’opera è realizzata anche con interventi manuali. Le immagini generate dall’AI sono tagliate a mano e incollate su carta per costruire un collage che riporta l’opera sul piano analogico.
Il continuo gioco tra mano dell’artista e algoritmo equilibra l’estetica delle opere di Helena Sarin, dona loro una dimensione materiale e terrena che le rende senza tempo, pur appartenendo all’era digitale.
LA CURATRICE ELEONORA BRIZI DICE DI HELENA SARIN
Eleonora Brizi, curatrice e founder di Breezy Art, la quale ha curato per The NFT Magazine la selezione dei 50 artisti presenti nel libro “Crypto Art Begins” scrive di Helena Sarin:
“Secondo Helena Sarin, l’arte eleva la vita. Il suo lavoro si concentra su ciò che ci circonda nella vita di tutti i giorni, come animali e nature morte. Come artista, il suo obiettivo è far sorridere le persone ed è così che interpreta il suo ruolo: far sentire calore umano alla gente dal momento che la vita è dura e imprevedibile”.
Cosa aspetti? Scopri tutto sugli artisti di “Crypto Art – Begins”!