I marketplace per l’arte
I Marketplace sono strumenti validi per potenziare la tua digital strategy?
Acquistare online è ormai un modo per accedere a beni o servizi in modo semplice e rapido.
Lo dicono anche i trend che, nell’ultimo anno, hanno visto un forte incremento delle vendite online di opere d’arte: i dati dell’ultimo Art Market Report 2021 parlano di un volume di scambi pari a $12,4 miliardi, rappresentando quindi il 25% delle vendite globali pari a $50,1 miliardi.
Senza dimenticare l’ingresso dirompente delle vendite di NFT su piattaforme come SuperRare, Nifty Gateway o OpenSea, protagoniste delle aggiudicazioni più sorprendenti in accordo con case d’asta come Christie’s, Sotheby’s o Phillips.
Oggi sempre più artisti e gallerie sentono l’esigenza di accedere ad un luogo virtuale dove avvengono acquisti che, per il mondo dell’arte, interessano principalmente le opere più che i servizi.
Questi spazi sono i marketplace, che generalmente possono essere verticali (unica tipologia di prodotto) o orizzontali (quindi prodotti e servizi diversi): per il mondo dell’arte prevale la prima tipologia.
Ma facciamo un passo indietro: che cos’è un marketplace?
Un marketplace è una piattaforma di scambi commerciali in cui artisti e gallerie possono proporre l’acquisto di opere ai collezionisti di tutto il mondo. Ogni utente ha un suo specifico catalogo indicizzato e gestisce gli ordini in autonomia, così come i resi, le transazioni e la documentazione necessaria per vendere l’opera.
Per le gallerie il marketplace più famoso è sicuramente Artsy, piattaforma che dichiara di effettuare vendite a cinque cifre fino a 100mila dollari.
Per gli artisti invece Saatchi Art è la principale galleria d’arte online (oltre 110,000 artisti presenti) che sta ridefinendo l’esperienza di acquisto e vendita d’arte per artisti e buyers.
Per i crypto artist SuperRare e Nifty Gateway sono i marketplace del momento senza dubbio.
Come si accede ad un marketplace?
Ciò che contraddistingue queste piattaforme è il sistema dell’affiliazione che ha caratteristiche specifiche stabilite dalla piattaforma, attraverso piani di subscription, programmi di affiliazione e percentuali di commissione sulle vendite.
Ma perché un artista o una galleria dovrebbe affiliarsi a queste piattaforme?
Per prima cosa, i marketplace generano un enorme traffico di utenti, quindi ci sono maggiori possibilità di vendere le opere attraverso questo canale.
In secondo luogo, hanno guadagnato nel tempo una certa affidabilità, sia per quanto concerne il meccanismo delle spedizioni, sia per la semplicità e la sicurezza di acquisto (un aspetto non da poco considerando il valore delle opere d’arte).
Altri vantaggi che si possono ottenere dai marketplace dell’arte sono l’aumento di visibilità e la crescita di networking. Affiliarsi ad un marketplace vuol dire far parte di una community in grado di creare connessioni con collezionisti internazionali.
Inoltre a seconda delle piattaforme, è possibile usufruire di servizi collaterali a supporto del proprio business come consulenze e formazione (attraverso per esempio webinar) per la definizione e il potenziamento di strategie digitali.
Sono quindi delle piattaforme indicate per incrementare le tue vendite? Forse, ma solo se utilizzate secondo obiettivi e all’interno di una strategia precisa.
Una avvertenza importante: la vendita sui marketplace non si improvvisa, richiede capacità, strumenti, e tattiche da attuare a breve, medio e lungo termine.
Diventa quindi fondamentale acquisire competenze specifiche o avvalersi di un digital strategist professionista che lavorerà al tuo fianco per aiutarti a delineare la strategia migliore nei mercati nazionali e internazionali e ad accrescere la tua visibilità online.
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Graphic: Jimoko, Sabrena Khadija, Lisa Whittington, W+G Creative