Il collezionista di talenti e gatekeeper Stefan Simchowitz, visto dagli esperti del mercato dell’arte tra i più grandi art flipper, ha deciso di avviare la propria galleria d’arte con un gruppo di artisti tutto da scoprire.
La notizia non è recente, ma è tornato alla ribalta poche ore fa sui social l’annuncio del roster della Simchowitz Gallery.
Ai più navigati del mercato dell’arte il nome del collezionista Stefan Simchowitz non passa inosservato.
Descritto dal New York Times come “Il mecenate Satana del Mondo dell’Arte”, Simchowitz spregiudicato quanto basta per non farsi troppi scrupoli a scavalcare il lavoro delle gallerie per diventare gatekeeper di giovanissimi artisti impreparati attuando strategie da flipper navigato come racconta anche l’esperta Georgina Adam nel suo libro “Dark Side of the Boom”.
CHE COS’È L’ART FLIPPING
L’Art Flipping è stato definito dagli esperti come “il gioco d’azzardo del mercato dell’arte”.
Una pratica speculativa spesso attuata da un piccolo gruppo di collezionisti che intende creare profitto immediato nel minor tempo possibile ai danni degli artisti coinvolti, spesso emergenti e senza un percorso di carriera solido, che rientrano in una vera e propria bolla speculativa pronta ad esplodere.
COME NASCE LA SIMCHOWITZ GALLERY
E’ ottobre 2020 quando, in piena pandemia da Coronavirus, Stefan Simchowitz compie 50 anni e ripensando al percorso di uno dei più grandi galleristi Leo Castelli – anch’egli collezionista e diventato gallerista proprio a 50 anni – sceglie di intraprendere il medesimo percorso, ma con alle spalle un passato molto differente.
L’operato di Stefan Simchowitz come collezionista è stato spesso tacciato da artisti, gallerie e dealer come quello di uno speculatore, pronto ad attuare strategie di art flipping pur di vedere alzare i prezzi in modo smisurato e in tempi rapidissimi di giovani artisti appena acquisiti.
A marzo del 2021 la svolta, con l’inaugurazione a Los Angeles della Simchowitz Gallery e la volontà dichiarata in un’intervista a Christina Ruiz per The Art Newspaper di sostenere giovani artisti con l’opportunità di nuove occasioni espositive.
Un approccio diverso al lavoro di gallerista nelle volontà di Stefan Simchowitz: niente liste d’attesa, i collezionisti che arrivano per primi hanno diritto di acquistare le opere, inoltre al gruppo di artisti parte della galleria offre servizi come studi e spazi per lavorare.
NUOVA VITA PER LA SIMCHOWITZ GALLERY
Dall’apertura della Simchowitz Gallery sono state dodici le mostre inaugurate di altrettanti artisti, per il 2023 due esposizioni sono già state annunciate.
Il 12 gennaio inaugura a Pasadena Elizabeth Ibarra con “Blue Hymn: Prelude” e 14 gennaio a West Hollywood è il turno di Cameron Platter con la mostra “More or Less”.
Annunciata anche la lista degli artisti che collaboreranno con la galleria di Stefan Simchowitz, tra questi Gene A’Hern, Craig Boagey, Alic Brock, Lawrence Calver e Attukwei Montana solo per citarne alcuni, tutti fortemente votati al mezzo pittorico.
Non resta che monitorare la carriera di questi artisti e scoprire se il tocco magico e l’occhio di Stefan Simchowitz avranno avuto la meglio sul mercato…
Immagine di copertina: Stefan Simchowitz. Courtesy Artnet