Intervista ad Angela Saltarelli Avvocato dell’Arte CHIOMENTI – ProfessioneARTE.it

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    Lei è Angela Saltarelli Avvocato dell’Arte di CHIOMENTI.

    Cinque domande per conoscere in anteprima i grandi  professionisti dell’arte, le quotidiane sfide da affrontare, le scelte che hanno determinato il loro percorso nel sistema e nel mercato dell’arte, i cambiamenti all’insegna del digitale e i consigli per chi desidera intraprendere la stessa carriera in collaborazione con ProfessioneARTE.it.

    Indispensabile nutrire una sincera passione per l’arte per diventare Avvocati dell’Arte.

    Angela Saltarelli, Avvocato che collabora con Chiomenti Studio Legale e appena eletta Arbitro della prestigiosa Corte Internazionale per l’Arte svolge la professione con grande dedizione e una visione assolutamente globale.

    Il Mondo dell’Arte si avvale sempre di più del digitale, impossibile allora per Angela non affrontare questi aspetti anche dal punto di vista legale per supportare artisti, collezionisti, istituzioni e operatori del settore a tutela dell’arte attraverso nuove tecnologie quali Blockchain e Intelligenza Artificiale.

    In questa intervista Angela Saltarelli ci racconta il suo percorso nel Diritto dell’Arte iniziato sotto il sole della California che oggi prosegue in Italia ma con una visione internazionale.

    Angela Saltarelli è Avvocato presso CHIOMENTI Studio Legale, specializzata in Diritto dell’Arte.

    Da sempre grande appassionata d’arte e creatività, ha acquisito una decennale esperienza, in questioni giudiziali e stragiudiziali, nell’ambito del diritto dei beni culturali e del diritto d’autore. 

    Angela assiste regolarmente clienti privati (artisti, collezionisti) ed istituzionali (gallerie, fondazioni, musei, società) nazionali ed internazionali con riguardo alla protezione, circolazione, gestione, valorizzazione e tutela dei propri patrimoni artistici e culturali.

    Angela vanta inoltre una significativa esperienza, anche contenziosa, nell’ambito della proprietà intellettuale, media, tecnologia e entertainment. Laureata in Giurisprudenza cum laude presso l’università degli Studi di Torino, ha conseguito un LLM in diritto della proprietà intellettuale presso WIPO, oltre aver frequentato un master in diritto e fiscalità dei mercati internazionali dell’arte. Angela è iscritta all’Ordine degli Avvocati di Torino, è membro ALAI Italia (Association Littéraire et Artistique Internationale) oltre che del Comitato per il Diritto dell’arte dell’associazione Business Jus, e docente alla Business School Sole 24 Ore. 

    Inoltre è stata eletta Arbitro della Corte Internazionale per l’Arte. 

    1. Come è iniziato il suo percorso nel mondo dell’arte?

    L’interesse per l’arte è iniziato sin dall’infanzia, visitando insieme alla mia famiglia tanti luoghi d’arte e musei sia in Italia che all’estero, e crescendo insieme a mia sorella che ha sempre avuto una spiccata sensibilità artistica. 

    Nel 2003 partecipai, poi, ad un corso di diritto internazionale dell’arte presso l’Università della California, che ha avuto il merito di farmi appassionare a questa materia studiando i più importanti casi giurisprudenziali, statunitensi ed internazionali.

    Dopo quel corso decisi di specializzarmi  – sebbene a quel tempo il Diritto dell’Arte fosse una materia pressoché sconosciuta in Italia – proprio in questo ambito che mi consente, ancora oggi, di coniugare due passioni personali: l’arte e il diritto.

    Dopo essermi laureata presso l’Università di Torino con una tesi sul commercio internazionale delle opere d’arte, ho quindi iniziato a collaborare con uno studio legale specializzato in proprietà intellettuale e diritto dell’arte, rappresentando e conoscendo importanti protagonisti di un mondo di cui ho avuto modo di apprendere nel tempo, regole e  meccanismi che è essenziale conoscere per potere operare.  

    2. Come descriverebbe la sua professione oggi?

    Ho la fortuna di svolgere una professione molto appassionante e piuttosto variegata dove ogni caso non è mai uguale all’altro e devo spesso cercare soluzioni innovative per potere soddisfare al meglio il cliente.

    Dal 2018 collaboro con lo studio Chiomenti dove mi occupo principalmente di diritto dell’arte e dei beni culturali, assistendo clienti privati (artisti e collezionisti) ed istituzionali (quali gallerie, fondazioni e musei) nazionali ed internazionali per gli aspetti relativi alla protezione, circolazione, gestione, valorizzazione e tutela dei propri patrimoni artistici e culturali.

    In particolare, assisto i clienti in tutte le operazioni di circolazione e cessione delle opere d’arte e beni vincolati, nella gestione di collezioni private e corporate, oltre che di tutela dei diritti d’autore e realizzazione di mostre.

    3. Come è cambiata nel tempo la sua professione?

    Durante gli anni 2000 ancora pochi operatori del mercato (e ancor meno i privati) sentivano l’esigenza di rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto dell’arte, professionalità a quel tempo poco conosciuta in Italia.

    All’inizio del mio percorso professionale seguivo, quindi, i clienti soprattutto in una fase per così dire “patologica” assistendoli in cause molti importanti in materia di: autenticità delle opere d’arte, art looting, appropriazionismo e tutela dei diritti d’autore degli artisti.  

    Nell’ultimo decennio, invece, ho notato una sempre maggiore consapevolezza del mercato dell’arte verso i servizi legali specializzati in questo settore: sempre più spesso assisto i clienti non solo giudizialmente, ma anche in ambito contrattuale per tutelare i loro progetti artistici, definire la realizzazione di mostre o di installazioni, garantire la corretta circolazione di opere d’arte e di oggetti da collezione.

    Lo Studi Legale Chiomenti a Roma

    4. Che impatto sta avendo il digitale nel suo settore?

    I servizi legali stanno assistendo ad una vera e propria rivoluzione digitale e la tecnologia  è sempre più utilizzata in tutti gli aspetti della mia professione: in ambito processuale, nell’adozione di sistemi di Intelligenza Artificiale per l’esame della documentazione, nella redazione di modelli contrattuali oltre che nella comunicazione.

    Parimenti, il mondo dell’arte si avvale sempre di più del digitale: si pensi, ad esempio, al crescente successo delle aste online, alla creazione di opere d’arte digitali, all’uso della Blockchain e dell’Intelligenza Artificiale.

    E’ evidente, quindi, che le competenze digitali e informatiche sono sempre più strategiche per poter svolgere la mia professione al meglio.  

    5. Cosa consiglierebbe a un giovane che vuole intraprendere la sua professione?

    Ad un giovane che voglia intraprendere la mia professione consiglierei di frequentare dopo la laurea un corso di specializzazione per apprendere alcune nozioni giuridiche, economiche ed artistiche fondamentali per sviluppare un approccio multidisciplinare.

    Inoltre, è importante iniziare a collaborare con uno studio che si occupi anche di tali tematiche e conoscere almeno la lingua inglese, trattandosi di un mercato globalizzato dove è frequente assistere clienti stranieri o italiani che operano all’estero.

    Ritengo, infine, indispensabile nutrire una sincera passione per l’arte che spinga a frequentare spesso fiere, mostre e gallerie per capire più a fondo il mercato, un sistema complesso retto da prassi e regole non scritte che è essenziale conoscere.

    Angela Saltarelli Art Rights

     

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    Scopri di più…

    Questa intervista è stata realizzata in collaborazione con ProfessioneARTE.it, la prima community dedicata alla formazione, aggiornamento e orientamento verso le professioni dell’arte.

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