LA POWER 100 DI ART REVIEW DEL 2020
Scopri la lista delle 100 personalità più influenti del mondo dell’arte contemporanea del 2020.
Anche in questo 2020 tormentato, il magazine ArtReview ha pubblicato la consueta Power 100, la classifica delle persone più influenti nel mondo dell’arte contemporanea.
Le personalità inserite nella Power List vengono selezionate prendendo in considerazione pochi criteri fondamentali:
- avere un’influenza a livello internazionale nella produzione, valorizzazione e promozione dell’arte.
- essere stati attivi negli ultimi 12 mesi.
Si tratta quindi di una guida utile per tirare le somme sull’anno appena trascorso, analizzare le dinamiche del sistema dell’arte internazionale e cercare di capirne le prospettive future.
Ecco una selezione di Artisti, Curatori, Galleristi e Collezionisti tra quelli elencati nella Power List 2020 di Art Review, presentata da BMW Group Culture.
Black Lives Matter, al primo posto troviamo il movimento attivista simbolo della giustizia razziale e catalizzatore dell’attenzione sempre più diffusa verso le opere di artisti afro americani (molto presenti anche nella Power 100) e al loro mercato, da ultimo le vendite record nella scorsa asta “Contemporary African Art” di Sotheby’s con artisti come El Anatsui, Ben Enwonwu e Gerald Sekoto.
ARTISTI
Steve Mc Queen, artista, regista e video artist dedito alla rappresentazione delle questioni sociali, identitarie e storiche, come testimonia la retrospettiva presentata quest’anno alla Tate Britain di Londra che arriverà in Italia nel 2021 al Pirelli HangarBicocca.
Arthur Jafa, video artist americano che ha dato un forte impulso alla Black Art, documentando traumi e trionfi della cultura nera.
Cecilia Vicuña, artista il cui lavoro fonde temi come il cambiamento climatico, la deforestazione, l’esilio e i diritti delle donne. Alla fine dello scorso anno è stata anche nominata per il Premio Hugo Boss del Guggenheim e ha vinto il Premio Velázquez de Artes Plásticas.
Hito Steyerl, artista berlinese che incentra il suo lavoro su dichiarazioni politiche e sperimentazione formale. Tra i temi più cari ricordiamo il complottismo, la violenza della polizia, la sicurezza, l’intelligenza artificiale e i big data.
COLLEZIONISTI
Titus Kaphar, artista e cofondatore di NXTHVN, incubatore a supporto della formazione e della carriera di artisti, curatori e studenti di colore.
Adrian Cheng, collezionista di Hong Kong e fondatore della K11 Art Foundation, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere l’arte emergente cinese nel mondo.
Pamela J. Joyner, collezionista, attivista e sostenitrice dell’arte afroamericana. Insieme al marito Fred J. Giuffrida, la Joyner ha creato una collezione a sostegno e promozione non solo l’arte afroamericano moderna, ma anche i nuovi talenti emergenti.
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista, networker e fondatrice della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, impegnata nella mediazione e promozione dell’arte contemporanea internazionale.
Julia Stoschek, collezionista e amministratrice di musei internazionali come KW Institute (Berlino), MoMA PS1 (New York) e MOCA (Los Angeles), nonché membro del consiglio internazionale della Tate.
Miuccia Prada, collezionista, insieme al marito Patrizio Bertelli e ponte tra arte, moda e impegno sociale. Fondatrice della Fondazione Prada, dedicata alle arti e alla cultura contemporanee, con due sedi: Milano e Venezia.
CURATORI
Hans Ulrich Obrist, curatore di progetti artistici a livello globale e direttore artistico delle Serpentine Galleries.
Cecilia Alemani, curatrice, direttore artistico della High Line di New York e futuro direttore artistico della 59a Biennale di Venezia che si terrà nel 2022.
Claire Hsu e John Tain, curatori e, rispettivamente, fondatore e responsabile del centro di ricerca dell’organizzazione no profit Asia Art Archive.
Sheikha Hoor Al-Qasimi, curatrice, direttrice della Biennale di Sharjah e fondatore della Sharjah Art Foundation, impegnata nella promozione dell’arte d’avanguardia medio orientale.
Aria Dean, artista esponente della Black Art, scrittrice e curatrice della piattaforma digitale Rhizome, che si occupa di promuovere la creazione e conservazione dell’arte contemporanea che utilizza le nuove tecnologie.
GALLERISTI
Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi & Maurizio Rigillo, fondatori di Galleria Continua che, attraverso Italics, una piattaforma di vendita digitale e lifestyle co-fondata da Fiaschi, è riuscita a promuovere e supportare le gallerie italiane, offrendo anche consigli su cibo e alloggi per visitare l’Italia.
Larry Gagosian, gallerista fondatore di 18 gallerie sparse in tutto il mondo. Nonostante la pandemia, Gagosian è riuscito a superare il lockdown attraverso una strategia digitale potentissima che l’ha portato a concretizzare vendite a sei cifre, come per gli artisti Mark Grotjahn e Jenny Saville.
David Zwirner, gallerista a capo di un impero dislocato tra New York, Londra, Parigi e Hong Kong. Grazie a Platform, uno spazio di vendita online inaugurato nel 2017, Zwirner ha affrontato la pandemia senza risentirne sia a livello economico che di espansione: di prossima apertura a New York sarà un nuovo spazio totalmente gestito da dipendenti di colore che realizzeranno mostre dedicate all’arte afroamericana.
Emmanuel Perrotin, gallerista con sedi a Parigi, New York, Tokyo, Seoul, Hong Kong e Shanghai, che, attraverso iniziative che vedevano partecipi celebri artisti del suo roster come Takashi Murakami, JR e Bharti Kher è riuscito a supportare gallerie minori e istituzioni locali fortemente colpiti dalla crisi.
Oltre al fortissimo impulso dato dal Movimento Black Lives Matter, che ha caratterizzato l’impegno sociale, la produzione e le attività di gran parte delle new entries in classifica, ma non solo, risulta evidente anche una sempre più ampia presenza femminile soprattutto tra gli artisti, i collezionisti e curatori.
Sintomo che il sistema dell’arte sta cambiando?
Sicuramente il 2020 ha dato un forte impulso a tutto il mondo, compreso quello dell’arte che, necessariamente, ha bisogno di ritornare ad essere al passo coi tempi.
E tu, sei pronto a scoprire la Power List 2020 di Art Review?