La Fondazione d’Arte è uno dei possibili passi successivi alla formazione consolidata di una collezione.
Scopri perché, le tipologie e gli esempi eccellenti…
Le fondazioni d’arte sono istituti no profit, che devono avere un proprio patrimonio, necessario agli scopi fondativi, diventando un soggetto giuridico autonomo gestito da un proprio consiglio d’amministrazione.
L’aspetto che contraddistingue una fondazione d’arte è la fruizione pubblica di un bene privato, che rappresenta la volontà di una persona straordinariamente appassionata.
Lo statuto della fondazione detta gli indirizzi generali e le regole per il rispetto delle volontà dei fondatori, senza che queste possano essere variate nel tempo.
Esistono diverse tipologie di fondazioni:
- Fondazione d’impresa: costituita da una o più imprese italiane o straniere, pubbliche o private, al fine di promuovere le politiche di responsabilità sociale di determinate aziende. Buoni esempi possono essere la Fondazione Pirelli o la Fondazione Prada.
- Fondazione di famiglia: costituite per volontà di una o più persone legate da vincoli familiari al fine di preservare e dare continuità ad una parte del patrimonio della famiglia da utilizzarsi per finalità sociali e solidaristiche. Tra le più note in Italia la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
- Fondazione di partecipazione: si tratta di un soggetto giuridico atipico che racchiude in sé alcuni elementi propri della fondazione e dell’associazione. La fondazione di partecipazione è costituita da più soggetti, pubblici e privati, che condividono le stesse finalità. Un esempio è FondArc, la Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura di Velletri.
In Italia esistono altre tipologie di fondazione, come quelle bancarie o ancora dedicate alla figura di artisti come la Fondazione Lucio Fontana. Inoltre, molte nascono per rendere più efficiente la gestione di importanti Musei o di interi Poli Museali – si pensi alla Fondazione Musei Civici di Venezia.
Oltre a svolgere un’importante attività nel campo della fruizione e divulgazione culturale – attraverso mostre e iniziative di mediazione col grande pubblico, la fondazione d’arte si pone a sostegno delle arti, organizzando iniziative quali bandi per artisti, residenze d’arte, corsi di formazione o laboratori di didattica.
A dimostrarlo è il recente studio “Le Organizzazioni private dell’arte contemporanea in Italia. Ruoli, funzioni, attività”, realizzato su iniziativa congiunta del Comitato Fondazioni Arte Contemporanea, Associazione Civita e Intesa Sanpaolo. Nel report, infatti, si legge che la mission principale delle fondazioni italiane per l’arte consiste da una parte, nel coinvolgimento attivo del pubblico, tramite la programmazione espositiva e i Public program; dall’altra, nel sostenere la produzione artistica, in particolare giovanile.
Sempre il report rivela che la maggioranza delle istituzioni private a sostegno dell’arte (rappresentate soprattutto dalle fondazioni, il 62% del campione totale) sono localizzate nelle regioni del Nord-ovest, principalmente in Lombardia e Piemonte, dove sono state costituite dopo l’anno 2000, con picchi di frequenza tra il 2008 e il 2014. Modellate sul museo piuttosto che sulla galleria ‒ 4 fondazioni su 10 sono dotate di una collezione permanente fruibile dal pubblico e 9 su 10 sviluppano una programmazione legata a mostre temporanee.