MONDO DELL’ARTE A RISCHIO: I DANNI DEL LOCKDOWN NEL REPORT DELOITTE
Digitalizzazione poco efficace, mercato in crisi e scarsa presenza di personale qualificato: questo è quanto emerge dal recente report pubblicato da Deloitte.
Ieri è stata presentata dagli esperti Deloitte la prima edizione di “Lo stato dell’Arte. Una fotografia del settore Art & Finance ai tempi del Covid-19”
Ernesto Lanzillo – Deloitte Private Leader, Barbara Tagliaferri – Art & Finance Coordinator for Deloitte Italy e Pietro Ripa – Private Banker Fideuram hanno affrontato i risultati del report, frutto di un’indagine condotta negli ultimi 2 mesi, coinvolge oltre 1.000 stakeholder – artisti, collezionisti, operatori, esponenti del mondo accademico e appassionati d’arte – e mostra una fotografia preoccupante dell’attuale panorama artistico.
Ricerca e innovazione in campo digitale
Nonostante il notevole incremento di iniziative e di strategie di comunicazione digitali per sopperire alla mancanza del fisico, la corsa al digitale non è terminata per il mondo dell’arte. Infatti, il 31% degli intervistati conferma la scarsa efficacia degli strumenti digitali messi a disposizione, sia in ambito di fruizione (utilizzati dal 65% degli stakeholder) sia per l’acquisto di opere d’arte (3,5%).
Certo, il mondo dell’arte ha fatto un passo avanti nel processo di digitalizzazione, ma è solo all’inizio!
Mercato e fruizione dell’arte
I dati parlano chiaro: il mondo dell’arte è in profonda crisi.
Le case d’asta hanno infatti registrato un calo del fatturato del 60% nel primo semestre 2020, considerando anche le aste online e quelle ibride (metà live e metà in streaming). Le gallerie d’arte, come mostra il report realizzato da Art Basel in collaborazione con UBS, hanno perso il 36% degli incassi rispetto allo stesso periodo del 2019, con le gallerie più piccole che scendono fino al 50%.
Figure e competenze professionali per il mercato dell’arte di domani
Con l’avvento del digitale è emerso chiaramente che il sistema dell’arte necessita di nuove competenze professionali e quindi di nuove figure “ibride”, capaci di favorire, anche nei momenti di crisi, lo sviluppo di strategie adeguate alla sopravvivenza del mercato.
Risulta quindi difficile guardare ad una ripresa veloce del sistema dell’arte.
Tuttavia, aumentano le piattaforme capaci di rispondere alle richieste di musei, gallerie, artisti e collezionisti per migliorare il futuro dell’arte attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e il networking tra professionisti con competenze specifiche.
Tra queste Art Rights, piattaforma che permette di gestire e certificare le opere d’arte, che, tra gli altri, include il servizio di Art Concierge, grazie al quale avrai a disposizione la più grande community di professionisti dell’arte in grado di supportarti in ogni momento e per qualunque situazione.
E tu, cosa ne pensi dello “Stato dell’Arte” emerso dal report di Deloitte?
Photo credits: Deloitte