Diventare collezionisti è possibile.
Un piccolo budget non deve impedirvi di diventare collezionisti, anche perché i grandi artisti hanno prodotto grandi multipli d’arte a piccoli costi.
Scopriamo di cosa si tratta e come fare…
I multipli d’autore rappresentano un sistema di diffusione di opere d’arte, disponibili a un prezzo inferiore rispetto all’opera unica, e accessibili a un pubblico più ampio poiché prodotti in quantità controllate, numerate, certificate e autenticate.
Le edizioni d’artista permettono a molti appassionati e collezionisti di possedere l’opera d’arte di grandi artisti come Alberto Burri, Lucio Fontana o Vanessa Beecroft, solo per citarne alcuni.
È bene evidenziare che si tratta sempre di opere d’arte, espresse nel linguaggio artistico dei multipli d’autore, che seguono la produzione più complessiva dello stesso artista; questo non significa avere una copia dell’originale, ma un pezzo che l’autore ha prodotto appositamente per quel mezzo espressivo, in dialogo quindi con il resto della sua produzione.
Joseph Beuys (1921-1986) è stato un artista tedesco, i cui multipli sono oggi molto apprezzati sul mercato, e seppure inizialmente restio nei confronti di una produzione numerata, successivamente ha affermato: “Sono interessato alla diffusione di lavori sotto forma di edizioni, perché sono interessato alla diffusione delle idee. Se hai tutti i miei multipli, hai tutto me stesso”.
Questo pensiero ha in parte attraversato la mente di Piero Manzoni (1933-1963), quando nel maggio del 1961 provocatoriamente produsse, inscatolò e mise in vendita 90 scatole che (forse) contenevano 30 grammi delle sue feci perché “se i collezionisti, scrisse, vogliono dall’artista qualcosa di intimo, qualcosa di realmente personale, ecco la merda dell’artista, qualcosa di realmente suo”. Concetto estremo certo, ma chi al tempo acquistò la scatolina per 21mila lire (700 lire al grammo), oggi non può che essere entusiasta: nel dicembre 2016 una delle celebri scatolette ha raggiunto presso la casa d’aste Il Ponte il valore di aggiudicazione di 220.000 euro.
Anche in Italia non mancano esempi di chi ha dedicato tutta la propria passione di collezionista alle opere seriali come Vittorio Peruzzi che ha trasformato la sua residenza di Tarquinia (Viterbo) in una casa museo sede della omonima collezione, avviata nel 1980 e oggi ancora in divenire. Impossibile non citare le parole del collezionista: “La Collezione Peruzzi è la dimostrazione che, anche con mezzi modesti, è possibile concretare una grande passione in un progetto culturale che contribuisca alla caratterizzazione e promozione dell’arte italiana contemporanea”.
Se avete davvero intenzione di iniziare una raccolta di opere multiple, come sempre è bene prepararsi e non tralasciare alcun particolare. Ecco i nostri tre suggerimenti da tenere in considerazione:
- FIRMA: fondamentale, ma non decisiva per la garanzia di autenticità dell’opera;
- EDITORE e STAMPATORE: devono essere sempre dichiarati e autorizzati dall’autore, così come il numero di matrici utilizzate e la data di realizzazione;
- TIRATURA: numero di copie stabilito per un’opera, la cui numerazione deve essere indicata in ordine progressivo.
Come sempre vi ricordiamo di non dimenticarvi mai e poi mai di richiedere in fase di acquisto il CERTIFICATO DI AUTENTICITÁ, vero e proprio passaporto dell’opera d’arte.
Iniziare la propria collezione d’arte non è mai semplice, ma essere guidati dalla passione e informati sui dettagli da tenere in considerazione non potrà che portarvi a diventare dei veri e propri collezionisti di opere d’arte.