MUSEI: LE STATISTICHE POST CORONAVIRUS
I numeri dell’impatto del CO-VID 19
ISTAT ha pubblicato l’andamento e gli scenari sui musei statali, fornendo le stime delle perdite durante il lockdown nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020.
L’Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato una ricerca sull’andamento e gli scenari dei Musei Statali sviluppatisi con il Coronavirus.
Nel 2019, le strutture statali sono state visitate da quasi 55 milioni di persone, con un incasso pari a quasi 243 milioni di euro.
Si stima che l’emergenza sanitaria e il relativo lockdown che ha chiuso i musei in tutta Italia abbia causato, tra marzo e maggio 2020, una mancata affluenza di quasi 19 milioni di visitatori e un mancato incasso di circa 78 milioni di euro.
Nello stesso trimestre dello scorso anno le strutture museali statali avevano registrato oltre 17 milioni di visitatori, realizzando introiti lordi per 69 milioni di euro.
Dati allarmanti certo, che hanno ulteriormente evidenziato la necessità di provvedere ad una digitalizzazione dei musei nei processi di fruizione delle collezioni, dei materiali e dei cataloghi, con una spinta alla comunicazione online e al potenziamento dei siti web.
In base al censimento del 2018, un museo a titolarità statale su dieci (11,5%) dispone di un catalogo scientifico digitale delle proprie collezioni; di questi, soltanto il 20,8% ha digitalizzato tutto il materiale e soltanto il 6,1% ha reso accessibile il catalogo online.
A supporto della digitalizzazione delle collezioni è nata Art Rights, software per la gestione e certificazione delle raccolte d’arte, che semplifica le attività di valorizzazione e promozione, dalla catalogazione all’assicurazione, creando un vero e proprio “passaporto digitale dell’opera d’arte”.
Sul fronte della comunicazione e l’informazione online dei musei statali, il 43,7% ha un sito web dedicato e il 65,9% possiede un account sui più importanti social media, molti nati proprio nel periodo di lockdown in quella che è stata definita da Andrea Concas, autore del libro L’Arte post Coronavirus per Edizioni Piemme, come una vera e propria “corsa all’oro digitale”.
Ora per i Musei Statali, così come per quelli privati, si attendono i fondi approvati lo scorso 13 maggio dal Consiglio dei Ministri, nel contesto del Decreto Legge Rilancio su proposta del ministro Dario Franceschini.
Il Decreto Rilancio, nel Pacchetto Cultura, comprende un Fondo Emergenza per le imprese culturali che ammonta a 210 milioni di euro a sostegno di grandi eventi come fiere, mostre e congressi annullati a causa dell’emergenza COVID-19 e per i musei non facenti parte del Mibact, mentre per quelli statali sono stanziati 100 milioni di euro.
Viene istituito anche un Fondo Cultura, per la promozione degli investimenti sul patrimonio, dotato per il 2020-2021 di 100 milioni di euro e aperto alla partecipazione dei soggetti privati.
Mentre 10 milioni di euro sono dedicati alla realizzazione di una piattaforma digitale della cultura, quella che in molti hanno chiamato la “Netflix della Cultura”.
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