PRADA E L’ARTE
Patrizio Bertelli e Miuccia Prada: signori della moda e dell’arte
Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, in coppia negli affari come nella vita, sono gli unici italiani da sempre presenti nella classifica dei 200 collezionisti più importanti al mondo stilata ogni anno dal magazine ARTnews
Uniti dal 1977, la celebre stilista Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, CEO dell’azienda Prada, hanno iniziato a collezionare arte contemporanea agli inizi degli anni Novanta. Dal gusto più sperimentale lei e più tradizionale lui, i due coniugi hanno acquistato nel tempo le opere dei più importanti artisti degli anni Sessanta, dai minimalisti americani a Lucio Fontana, da Jeff Koons ai primi risultati di Damien Hirst.
Dell’amore per l’arte i due coniugi hanno sempre parlato con discrezione: arte e moda sono due contesti tenuti ben separati, onde evitare “mescoloni” (come Miuccia ha sottolineato in più occasioni) che non portano altro se non giustapposizioni superficiali.
A differenza di quanto accade per brand come Gucci, Louis Vuitton e Moncler, l’arte non entra mai nei negozi dell’azienda fondata nel 1913 dal nonno Mario Prada o nelle campagne pubblicitarie delle nuove collezioni. Per la coppia Prada-Bertelli, la moda è divertente ma frivola, mentre l’arte contemporanea è seria ed intellettuale.
Se a partire dalla fine degli anni ’80 Miuccia inizia a tenere saldamente le redini della casa di moda, disegnando borse e collezioni acclamate in tutto il mondo, dal 1993 i due coniugi istituiscono la Fondazione Prada, dedicata alle arti e alla cultura contemporanee, con due sedi: Milano e Venezia.
Germano Celant (scomparso lo scorso 29 aprile) è stato prima direttore artistico (1995 – 2014) e, successivamente, dal 2015 Soprintendente artistico e scientifico della Fondazione, per la quale ha concepito e curato più di quaranta progetti espositivi, dalla personale di Michael Heizer nel 1996 alla retrospettiva dedicata a Jannis Kounellis nel 2019.
Dal 1993 al 2010 tantissime sono state le mostre curate negli spazi milanesi e dedicate a grandi artisti contemporanei: Anish Kapoor, Louise Bourgeois, Walter de Maria, Enrico Castellani, John Baldessari. Nel 2015 viene inaugurato il nuovo polo di Milano, progettato dall’architetto olandese Rem Koolhaas in Largo Isarco 2, presso l’ex scalo di Porta Romana. L’edificio sorge su una distilleria degli inizi del Novecento (la Società Italiana Spiriti) e si estende su una superficie di 19mila metri quadri, di cui più della metà dedicata alle attività espositive.
Oltre agli spazi espositivi c’è molto di più.
Infatti la Fondazione Prada ospita il Bar Luce, ideato dal regista Wes Anderson e il Ristorante Torre, progettato da Rem Koolhaas. Nel 2016 un nuovo spazio a Milano porta il marchio Prada: l’Osservatorio, situato al quinto e sesto piano della Galleria Vittorio Emanuele II, dedicato principalmente alla fotografia.
Mecenatismo, passione ma anche tanto studio. Miuccia Prada e Patrizio Bertelli raccontano come il loro interesse per l’arte contemporanea sia nato più che altro come una sfida, quasi in maniera casuale a cui, però, sono seguiti anni di duro studio in cui la coppia ha iniziato a frequentare artisti e a visitare i loro atelier.
A Miuccia non piace l’idea di essere una collezionista, perché ritiene che collezionare sia una pratica un po’ “morta” che richiede un metodo, uno studio e un criterio preciso. A Miuccia l’arte interessa come strumento, anche politico, per fare una riflessione sul mondo e per capire come si possano cambiare certe dinamiche morali e umane. Patrizio, invece, ha un ottimo occhio per gli affari, ha più rigore, studio ed attenzione nella costante ricerca dell’eccellenza e di ciò che di nuovo.