Rubare NFT? Secondo il misterioso “Banksy degli NFT” è possibile

    Rubare NFT? Secondo il misterioso “Banksy degli NFT” è possibile

    Il progetto chiamato “NFTheft” spiega perché sarebbe possibile riprodurre e rubare gli NFT, minando il loro valore fondamentale di non fungibilità.

    Viene chiamato il “Banksy degli NFTs” e il suo obiettivo è smentire la non riproducibilità degli NFT (non fungible tokens) facendo crollare le basi su cui si regge il nuovo mercato della crypto arte

    Sotto lo pseudonimo di Monsieur Personne (“Signor Nessuno”) l’artista ha cercato di smorzare il clamore intorno alla Crypto Mania sollevando questioni spinose sulla codifica degli NFT, le possibili violazioni del copyright e i conseguenti danni per artisti e collezionisti.

    Con il progetto “NFThief” Personne avrebbe trovato il modo per riprodurre gli NFT prodotti dai crypto artisti, acquisendone la proprietà.

    Questo processo prende il nome di “Sleep minting” e consiste in un’operazione di crypto contraffazione che permette di coniare gli NFT presenti nei wallet degli artisti e trasferire la loro proprietà autoriale senza che questi possano accorgersene.

    Come è possibile?

    Questo accadrebbe, sempre secondo il “Banksy degli NFT”, a causa di un difetto strutturale negli SMART CONTRACT, che farebbe in modo che le transazioni appaiano legittime sulla Blockchain, esattamente come se l’artista le avesse effettuate, ma inconsapevolmente.

    “Un artista può essere costretto ad affermare inconsciamente la paternità sulla Blockchain di Ethereum proprio come un disturbo del sonnambulismo può costringere qualcuno a ballare fuori dalla propria camera da letto mentre è in un sonno profondo” – sostiene Personne.

    Per dimostrare il suo punto di vista, il 4 aprile Personne ha creato una presunta “seconda edizione” dell’opera di Beeple “Everydays: The First 5,000 Days” venduta a $69,3 milioni da Christie’s e acquistata dal collezionista Metakovan pseudonimo di Vignesh Sundaresan.

    Successivamente Personne ha affermato di aver regalato l’NFT contraffatto (identificato come Token ID 40914) ad un utente dal nickname Arsenio Lupin che a sua volta l’ha messo in vendita su Rarible e Opensea, due dei più grandi mercati NFT, che hanno poi bloccato l’operazione.

    Monsieur Personne non vuole sabotare il mercato NFT e mettere in discussione la potenzialità della tecnologia blockchain: il suo intento è quello di far luce sui presunti difetti tecnologici per mostrare come possano essere risolti. Personne ritiene dal suo punto di vista che i principali problemi di sicurezza e vulnerabilità degli smart contract siano stati ignorati per far posto alla corsa al crypto oro.

    Ricordiamo che gli NFT sono alla base dello sviluppo di una nuova economia digitale basata sulla Blockchain e i cosiddetti SMART CONTRACT ossia “contratti intelligenti” digitali, attraverso i quali l’opera risulta digitalmente firmata dall’artista, offrendo ai collezionisti la garanzia della sua autenticità e provenienza.

    Essere consapevoli delle criticità che può presentare il sistema crypto & NFT, ancora poco normato e regolamentato, è fondamentale in questo momento di frenesia iniziale. 

    D’altra parte anche senza l’intervento di Personne, gli operatori del mercato avrebbero comunque scoperto, attraverso canali diversi dalla Blockchain, se Beeple avesse effettivamente coniato una seconda edizione di “Everydays”.

    Tuttavia, se malintenzionati con una conoscenza avanzata delle tecnologie iniziassero a sfruttare presumibilmente le vulnerabilità riscontrate da Personne nei contratti ERC721, il mercato NFT potrebbe cadere in una crisi di falsificazione, esattamente come sta avvenendo nel mercato dell’arte fisica – per la quale negli anni non sono mancate ricerche che hanno dimostrato che fino al 50% dell’arte che viene immessa nel mercato è falsa o di errata attribuzione.

    Per inciso, lo stesso Personne sostiene che l’80% degli NFT sul mercato non sono validi e devono essere ricreati a causa della loro vulnerabilità allo sleep minting.

    È una stima difficile da confermare: tuttavia i rischi finanziari a cui l’intero sistema NFT – e non solo quello legato all’arte – andrebbe incontro sono talmente alti da indurre i maggiori players a far chiarezza e risolvere tutte le problematiche a tutela degli artisti, collezionisti e professionisti del settore.

    E tu, sei pronto a scoprire il Banksy degli NFT?

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