The Art Market 2023. Il nuovo report sul mercato dell’arte di Art Basel e UBS
Come ogni anno, arriva implacabile il The Art Market 2023, report sul mercato dell’arte commissionato da Art Basel e UBS all’esperta Clare McAndrew.
Il report, vero e proprio faro per comprendere l’andamento del mercato dell’arte, presenta alcuni dati e analisi interessanti, a partire proprio da un miglioramento degli scambi e dei volumi di mercato a livello globale.
Infatti, nonostante la politica zero covid da parte della Cina, le vendite globali di opere d’arte sono aumentate del 3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 67,8 miliardi di dollari, portando il mercato a un livello superiore a quello pre-pandemico nel 2019.
Dopo una forte ripresa delle vendite del 31% nel 2021 dal punto più basso a cui si è arrivati causa pandemia dell’anno precedente, i risultati sono stati più contrastanti nel 2022, con variazioni nelle performance per settore, regione e segmenti dei prezzi che hanno portato a una crescita più contenuta.
Il volume delle transazioni è sceso bruscamente durante la pandemia nel 2020, ma ha recuperato nel 2021, con il numero di vendite aumentato del 19% a 37,3 milioni. Nel 2022, questi sono aumentati solo marginalmente (1%) a 37,8 milioni, dovuto a più vendite da parte dei rivenditori.
Gli Stati Uniti hanno mantenuto la loro posizione di primo piano per vendite a livello globale, aumentate del 2% anno dopo anno fino ad arrivare al 45%.
Il Regno Unito è tornato al secondo posto con il 18% delle vendite e la quota della Cina è diminuita del 3% al 17%, tornando in terza posizione.
A livello europeo, la Francia ha mantenuto la sua posizione di quarto più grande mercato dell’arte a livello mondiale con una quota stabile del 7%.
LE VENDITE ONLINE DI ARTE
Il biennio 2020-2022 è stato segnato da un forte incremento – in termini di presenza e investimenti – nel settore dell’online da parte di case d’asta, gallerie d’arte e grandi marketplace.
Nonostante ciò, a seguito della ripresa post pandemia, le vendite online sono scese a 11 miliardi di dollari, un calo del 17% dal picco del 2021 di 13,3 miliardi di dollari, ma ancora superiore dell’85% rispetto al 2019.
Le vendite online hanno rappresentato il 16% del valore totale del fatturato del mercato dell’arte nel 2022, in calo rispetto al picco del 25% nel 2020 e al 4% inferiore rispetto alla quota di e-commerce al dettaglio globale (20%) nel 2022.
LE VENDITE DI CRYPTO ARTE E NFT COLLECTIBLE
Anche per questa edizione dell’Art Market Report, Clare McAndrew prende in considerazione le vendite di Crypto Arte e dei collezionabili NFT.
Il report registra che dopo aver raggiunto un picco alla fine del 2021 di quasi $ 2,9 miliardi, le vendite di NFT legate all’arte su piattaforme al di fuori del mercato tradizionale sono scese a poco meno di $ 1,5 miliardi, un calo del 49% anno su anno. Nonostante il significativo calo di valore, le vendite erano ancora oltre 70 volte quelle del 2020 (a poco più di $ 20 milioni). Il calo di valore è stato più importante per gli NFT legati all’arte rispetto ad altri segmenti, e hanno rappresentato solo l’8% del valore delle vendite di NFT sulla rete Blockchain Ethereum nel 2022 (contro il 67% per i collectible NFT).
AUMENTA IL MERCATO DELL’ARTE DIGITALE, FILM E VIDEOARTE
Nonostante i medium tradizionali come pittura, scultura e opere su carta abbiano ancora il dominio negli scambi a livello globale e rappresentino l’82% degli scambi nel 2022, c’è spazio anche per altri.
Infatti la vendita di Arte Digitale, Film e Videoarte è salita dall’appena 1% del 2021 al 5% nel 2022. Da evidenziare che la maggior parte di queste vendite (4%) erano di arte digitale e quasi tutte (99%) erano vendite associate a NFT.
UN FUTURO PHYGITAL: TRA FIERE D’ARTE E E-COMMERCE
Nel 2020 sembrava segnato il destino delle fiere d’arte, tra chiusure e passaggio all’online, con conseguente miglioramento degli accessi agli e-commerce.
Nel 2022 si è assistito invece a un’inversione di rotta: infatti nonostante i costi da sostenere da parte delle gallerie per partecipare a eventi fieristici in ogni parte del globo, queste hanno scelto di non rinunciare alla presenza del proprio stand.
Le vendite alle fiere d’arte sono aumentate significativamente nel 2022, poiché i rivenditori hanno esposto in media allo stesso numero di fiere come nel 2019. Le vendite sono così aumentate dal 27% sulle vendite totali nel 2021 al 35% nel 2022, ma sono rimaste significativamente al di sotto dei livelli pre-pandemici nel 2019 (42%).
Ponendo l’attenzione sugli e-commerce d’arte, ecco che dopo una rapida escalation della crescita nel 2020 al 39% delle vendite dei dealer, la quota di vendite online è scesa al 22% nel 2021 e nuovamente al 16% nel 2022.
PARITÁ DI GENERE: QUELLA SCONOSCIUTA
Nonostante formalmente si continui a professare il raggiungimento sulla parità di genere, i dati parlano chiaro e raccontano un altro quadro.
La presenza nel mercato delle artiste rimane costantemente inferiore rispetto alle loro controparti maschili. Anche la parità dei prezzi è stata lenta ad evolversi. Secondo il rapporto, la quota di artiste femminili rappresentate dalle gallerie è stata del 39%, in aumento dal 37% del 2021. Solo nel mercato primario, il progresso sembra essersi fermato negli ultimi due anni, con la quota di artiste donne ora al 42%, in marginale calo rispetto al 44% raggiunto nel 2019.